Da sempre la ricerca focalizza l’attenzione sugli effetti dello stress sugli esiti della gravidanza, è infatti difficile trovare studi che si concentrino sul benessere e quindi sulla psicologia positiva. Nel mio ultimo lavoro scientifico ho voluto soffermarmi proprio su questo: “Optimism during pregnancy and obstetrical outcomes: A systematic review”. Quando poi mi ha contattata Veronica, per parlare insieme di benessere Nutrizionale e Psicologico in Gravidanza, ho pensato che questa proposta stesse arrivando proprio come la perfetta prosecuzione del mio lavoro.
Veronica Pacella, biologa nutrizionista, lavora con persone che stanno cercando un nuovo modo di stare bene, consapevoli che il loro benessere comprende sia l’aspetto fisico che quello emozionale e mentale. Persone che sentono che è arrivato il momento di prendersi cura di se nel migliore dei modi. Oggi vi presento uno splendido lavoro a quattro mani per voi mamme in dolce attesa: Veronica vi accompagnerà sul benessere nutrizionale in un articolo dedicato che potete trovare sul suo blog, mentre in questo approfondimento vedremo insieme con quali accorgimenti possiamo perseguire il benessere psicologico. Mai come in questo momento la gravidanza pone le mamme in una continua sfida con l’accettazione di ciò che sta vivendo il nostro Paese, in contrasto con le sue sensazioni: una nuova vita che cresce e che presto sarà accolta da questo mondo un po’ scombussolato. Come ritrovare o cercare il benessere in questo quadro complicato? Storie di nascite positive Guardare video positivi sulla gravidanza e sul parto e ascoltare le esperienze positive di altre madri può riportare l’equilibrio rispetto alle immagini che vediamo nei film o in televisione: dolore, sofferenza e mancanza di consapevolezza. Nel mio piccolo, e grazie all’aiuto delle mamme che mi hanno dato la possibilità di accompagnarle nella loro esperienza di parto, ho raccolto diverse storie di nascite positive. Da leggere tutte d’un fiato per ritrovare fiducia nelle capacità del nostro corpo ma soprattutto per sfidare l’onda di negatività a cui è sottoposta una donna in dolce attesa. Supporto emotivo Avere un bambino è senza dubbio la più grande transizione che una coppia possa vivere e la vostra unione giocherà un ruolo fondamentale anche nei mesi del post-parto. Di fondamentale importanza è un buon supporto emotivo ed empatico da parte del partner. Non esiste una formula magica per una relazione di successo, ma ci sono molte strategie per migliorare la comunicazione e la comprensione. In questo articolo del mio blog puoi trovare i 5 linguaggi dell'amore in gravidanza, con esempi e suggerimenti per trovare una connessione e "vedersi" pienamente in questa fase di vita. I partner hanno anche un ruolo importante nell'essere sostenitori delle scelte di una donna durante la gravidanza, il travaglio ed il parto. Per questo motivo ho deciso di costruire una checklist molto semplice, strutturata in sole due pagine e che potete stampare, plastificare e inserire già da ora nella vostra valigia del parto. Vi basterà leggerla insieme per decidere cosa possa fare al caso vostro e quali sono le tue prefernze, in modo tale che il giorno del travaglio il tuo compagno possa sbirciare la checklist e provvedere al tuo comfort lasciandoti libera di concentrarti sull’esperienza. Respirare La respirazione è uno strumento chiave per sostenere il benessere in gravidanza, ma non solo anche durante il parto e nel puerperio. Respirare profondamente può essere utile anche durante il parto. Quando respiriamo, l'inspirazione attraverso il naso viene attivata dal sistema nervoso simpatico e l'espirazione attraverso la bocca viene attivata dalla parte parasimpatica, in modo che lunghe espirazioni incoraggino una risposta più parasimpatica e rilassante. Benefici In Generale:
Parto:
Post-parto
Abbiamo appena visto i tre aspetti a cui prestare attenzione per cercare o ritrovare il benessere psicologico in gravidanza, vi lascio il link al blog di Veronica per il suo approfondimento sul benessere nutrizionale. https://veronicapacella.com/benessere-nutrizionale-psicologico-gravidanza/
1 Comment
Le contrazioni si fanno regolari, potenti, intense. È arrivato il momento che tanto avete aspettato! Siete pronti per lasciare il vostro nido d’amore e andare in ospedale. Ma cosa accade?
Il passaggio da casa in ospedale può essere destabilizzante, specialmente per il tuo compagno, il quale, se non ha potuto frequentare un corso preparto come quello di Hypnobirthing Italia, si trova ora in un ambiente poco familiare, con la voglia di fare qualcosa per sostenerti ma con poca confidenza per farlo davvero, specialmente davanti ad un pubblico come quello di un personale sanitario. E così, spesso, i papà si sentono di troppo e ritengono che sia meglio affidarti a delle cure altamente specializzate. Ma al di là delle conoscenze e della preparazione, chi può conoscerti meglio del tuo compagno? Solo lui sa quante volte ti sei arrabbiata al mattino quando cercava di svegliarti tirando su le tapparelle per far entrare un po’ di luce, o quanto tu sia freddolosa e possa adorare scaldare i piedi gelidi sulla sua schiena in inverno. Insomma chi conosce le tue preferenze meglio di lui? Nessuno. Per questo motivo ho deciso di costruire una checklist molto semplice, strutturata in sole due pagine e che potete stampare, plastificare e inserire già da ora nella vostra valigia del parto. Vi basterà leggerla insieme per decidere cosa possa fare al caso vostro, in modo tale che il giorno del travaglio il tuo compagno possa sbirciare la checklist e provvedere al tuo comfort lasciandoti libera di concentrarti sull’esperienza e dandoti la possibilità di spegnere davvero il tuo cervello razionale per accendere la parte più antica e potente che aiuterà il processo del travaglio e del parto. Per ricevere la checklist basta iscriversi alla newsletter di Hypnobirthing Italia e potrai subito scaricare il documento in formato pdf. Vuoi ricevere la checklist per il comfort in travaglio?Iscriviti alla Newsletter e scarica subito il pdf gratuito per preparati al parto. Grazie!Scopri di essere incinta e immediatamente cerchi su Google "Calcolatore-data-presunta-del-parto". Non aspetti altro che la prima ecografia per scoprire la data in cui avrai il tuo bambino. Un solo giorno. Una volta che ti è stata data questa data, sei così emozionata che vorresti gridarlo al mondo intero. E giustamente! Perchè, a questo punto, non dovresti far sapere a tutti il giorno in cui arriverà il tuo bambino?
Tuttavia, man mano che quel giorno si avvicina, inizi a ricevere quei messaggi ben intenzionati, le chiamate e i commenti che chiedono "è arrivato il bambino?" Oltre ad essere abbastanza irritante, pone anche una certa pressione su di te e sul tuo bambino per nessuna buona ragione se non quella di soddisfare la curiosità delle persone. Lo stress stimola la produzione dell'ormone adrenalina. L'adrenalina inibisce la produzione di ossitocina. L'ossitocina è l'ormone necessario per stimolare il travaglio. Pertanto, questo stress è dannoso. Si presume che la gravidanza duri 40 settimane, ma la definizione dell'Organizzazione mondiale della sanità della durata naturale di una gravidanza è compresa tra le 37 e 41 settimane. Ciò potrebbe significare una differenza di quasi un mese! Le 40 settimane sono calcolate usando la regola di Naegele. Questa regola fu stabilita da un ostetrico tedesco all'inizio del 1800 e non si basava su rigorosi test scientifici. Le ricerche condotte nello studio del Mittendorf del 1990 stabilirono che una gravidanza nella primipara era durata in media otto giorni in più rispetto a questa regola di 40 settimane. Molti operatori sanitari iniziano il conteggio dal primo giorno dell'ultimo periodo mestruale. Tuttavia, si può trattare di una settimana o due prima che tu possa effettivamente concepire a seconda di quanto tempo dura il tuo ciclo. Il periodo fertile nel ciclo può anche variare di diversi giorni. E anche se conosci la data esatta del concepimento, la durata della gravidanza varia, come con qualsiasi cosa in natura. In effetti, solo il 5% circa dei bambini arriva alla data di scadenza e la gravidanza media dura 41 + 5 giorni. Durante i CORSI HYPNOBIRTHING viene spiegato ai futuri genitori perché è una buona idea dare una risposta vaga alla domanda "quando nascerà il vostro bambino?" . Se la gravidanza ha il termine il 1 ° Luglio, potresti dire "metà Luglio". O che ne dici di seguire l'esempio reale di Meghan, Harry, Kate e William, che hanno semplicemente dato un "mese" presunto? Ho inoltre creato QUESTO POST sull'account Instagram di Hypnobirthing Italia da poter condividere con i propri amici e familiari. E non sono solo i tuoi amici a ricordare quella data di 40 settimane - man mano che ti avvicini a quella data di scadenza, potresti iniziare a sentire le parole "induzione" menzionate negli appuntamenti dal ginecologo o l'ostetrica. Inoltre cerca di accogliere gli ultimi giorni come un bonus, una piccola vacanza. Ricorda che il tuo bambino sa quando è il momento migliore per venire al mondo. Si dice infatti che sia proprio il feto ad innescare il travaglio quando è pronto. Non esistono "bambini in ritardo" ma solo le donne con gravidanze di diversa durata. Dopo tutto, le mele su un melo maturano tutte nello stesso giorno? Articolo tradotto da: https://www.kghypnobirthing.com/pregnancy-information/planning-your-birth/is-your-due-date-a-fallacy.html Credo sia importante che ognuno di noi metta a disposizione della comunità il proprio sapere e le proprie conoscenze in una situazione come quella che stiamo vivendo in questi giorni.
Sono tanti i professionisti si stanno spendendo per contribuire a migliorare la qualità della vita e dell’informazione. Il mio pensiero e il mio contribuito di oggi è per i più piccoli e per i genitori che si trovano ad affrontare queste giornate un po’ particolari. 1. Le emozioni dei bambini si nutrono delle emozioni dei genitori. È importante che gli adulti rimangano aggiornati sulle notizie, in modo che possano rispondere alle domande dei bambini, senza però cadere nella trappola dell'ansia e della paura. Cerca di rispondere onestamente alle domande che ti pone il tuo bambino senza entrare troppo nei dettagli, se non ti viene richiesto. 2. Essere informati ed essere ansiosi sono due cose diverse. Cerca di adattare l'approccio a seconda dell'età del bambino, dello stile di elaborazione delle informazioni e all'esposizione alle notizie sul virus. Nessuno conosce il tuo bambino meglio di te, quindi prova a chiederti: in base al suo carattere, più informazioni lo aiutano o lo rendono più ansioso? 3. Spiegagli cosa sta accadendo considerando la sua età. Si può chiedere ai più grandicelli cosa ne pensano e se sono preoccupati per qualcosa in particolare e condividere con loro le tue emozioni e i tuoi pensieri. Per i più piccoli la cosa più importante è l'ascolto, cerca di capire se c'è qualcosa di cui hanno paura e cosa hanno capito rispetto alle informazioni che hanno ricevuto. 4. Ognuno di noi può fare qualcosa per contrastare il virus. Puoi cogliere l'occasione per spiegargli l'importanza dell'igiene, come lavarsi accuratamente le mani e come starnutire nella piega del gomito. Tutto questo può aiutarli ad esercitare una forma di controllo sul loro corpo in modo che possano capire che anche se c'è qualcosa che fa paura ce ne sono altre che si possono fare per proteggersi da questo virus. 5. Sfrutta questa opportunità per fargli capire quanto è importante stare a casa quando si è ammalati. Delle volte da genitori si sottostima la pericolosità nel mandare a scuola i bambini anche se sono malati. Si tratta quindi di una buona occasione per insegnare ai bambini (e ricordare a noi stessi) quanto è importante limitare i contatti con le altre persone quando si sta male per evitare il diffondersi della malattia. Qualche giorno fa mi sono imbattuta in una domanda di una mamma sul profilo della collega Silvia Ferrero. La mamma in questione voleva sapere come poteva aiutare il suo bambino a combattere la stitichezza.
Io che ormai da anni seguo con passione i consigli dell’ostetrica Violeta Benini, ho immediatamente pensato al panchetto, il supporto che lei stessa consiglia per migliorare il modo in cui andiamo in bagno. Ho quindi contattato Silvia, chiedendole se avesse mai dato questo consiglio ai suoi “pazientini”. Negli anni, sono diverse le mamme che mi hanno ringraziato per la rivoluzione che il panchetto ha portato nelle loro famiglie. A sua volta anche Silvia mi ha informata sulle paure dei bambini nell’affrontare il “momento cacca” e da qui la nostra idea di informarvi insieme su questo argomento. (Articolo di Silvia: https://www.psicologaferrero.it/il-mio-bambino-non-vuole-fare-la-cacca/) Dal mio conto mi piacerebbe parlarvi della modalità in cui siamo soliti andare di corpo facendomi aiutare dalle preziose informazioni che ho trovato sul sito bedwettingandaccidents.com curato dal Dr. Steve Hodges. Per iniziare vi invito a riflettere a tutte le invenzioni che ci hanno migliorato la vita, tra queste ne riuscite a trovare qualcuna che abbia migliorato il modo in cui andiamo in bagno? Gli esseri umani sono stati progettati per accovacciarsi all’atto di defecare. Lo abbiamo fatto per tutta la storia umana, circa mezzo milione di anni. Ancora oggi più di un miliardo di persone sul pianeta, soprattutto in Asia, Medio Oriente e Africa, si accovacciano all’atto di defecare. Scommetto che pochi di loro siano stitici. Non è così nel mondo occidentalizzato, dove la costipazione cronica è un'epidemia e causa alti tassi di enuresi (perdita di pipì), encopresi (perdita di feci), frequenza/urgenza urinaria e infezioni del tratto urinario, per non parlare dei problemi di stomaco. Secondo il Dr. Hodges gli apparati digerenti dei bambini sono spesso intasati e lo sono per molte ragioni - tra cui la nostra dieta fatta di alimenti processati, la corsa allo spannolinamento e le regole restrittive dei bagno della scuola - ma sono i servizi igienici a peggiorare il problema. Questo perché il colon umano non è come ci è sempre sembrato. Penseresti che stare seduto sul water ponga la gravità a tuo favore, dando alle feci una direzione verso il basso. Ma è esattamente il contrario. Quando sei in piedi, il tuo retto è piegato, una posizione che aiuta a mantenere le feci al sicuro all'interno; quando ti accovacci, il retto si raddrizza e le feci cadono facilmente, senza dover spingere. Chiunque abbia mai fatto un campeggio sa quanto facilmente si possa andare di corpo sfruttando la natura. Sedersi sul water, al contrario, è come cercare di farlo in salita. Una prova? In questo studio israeliano è stato scoperto che andare di corpo in posizione accovacciata è più comodo e veloce che seduti sulla tavoletta del wc. I soggetti dello studio hanno defecato in 51 secondi da accovacciati, rispetto ai laboriosi 2 minuti e 10 secondi seduti su un water in maniera standard. Oppure, potete dare un'occhiata a questo studio giapponese in cui è stata registrata la pressione addominale di sei volontari mentre andavano di corpo scoprendo che la pressione diminuiva quando si accovacciavano. I water, a causa della loro altezza, sono particolarmente difficili per i bambini, che sono costretti ad andare di corpo con i piedi che penzolano. Pensateci: riuscireste a rilassare completamente il vostro corpo quando siete seduti su uno sgabello senza poggiapiedi? No! I bambini stringono istintivamente le gambe e i muscoli del pavimento pelvico per evitare di cadere. Non possiamo vedere i bambini contrarsi e potrebbero non rendersi conto che lo stanno facendo, ma vi assicuro che lo fanno. Il risultato: i bambini non evacuano del tutto. Possono sembrare "regolari" ma in realtà, le feci si accumulano nel retto, che non è stato progettato come struttura di stoccaggio. Nel tempo, la massa delle feci cresce e si indurisce e aumenta la dimensione del retto, spesso al doppio del suo diametro. Il retto imbottito di feci preme e aggrava la vescica vicina. La vescica va in tilt, singhiozzando e svuotandosi senza preavviso, prima che il bambino possa svegliarsi o andare in bagno. Ma non è tutto! Un retto allungato è come un calzino allungato: perde elasticità. Il retto non può comprimersi per espellere l'intero carico di feci e, poiché le pareti intestinali hanno perso tono, parte delle feci cadono. Un retto in queste condizioni perde anche sensibilità, quindi questi bambini potrebbero non sentire l'impulso di andare di corpo così si accumulano più feci, allungando ulteriormente il retto e compromettendone il tono e la sensibilità. È un circolo vizioso, ma può essere fermato. Per risolvere la stitichezza cronica, i bambini devono evacuare completamente ogni singolo giorno. Ciò significa che dovrebbero andare di corpo in posizione accovacciata. E se la tua casa ha un bagno piuttosto che un buco nel terreno, questo significa che il tuo bambino ha bisogno di uno sgabello, e non un semplice sgabello, ma qualcosa di abbastanza alto da metterli in una posizione completamente accovacciata. Articolo tradotto da: https://www.bedwettingandaccidents.com/single-post/2017/09/18/Finally-%E2%80%94-a-Squatty-Potty-for-Kids La duchessa di Cambridge ha parlato della sua esperienza di maternità nel podcast inglese “Happy Mum Happy Baby” dell'autrice e conduttrice Giovanna Fletcher.
Catherine Middleton ha rivelato di aver sofferto di iperemesi gravidica, un disturbo caratterizzato da nausea e vomito che si estende per tutto il periodo della gravidanza. Nella sua prima intervista podcast, Kate ha rivelato che questo disturbo non la rendeva “la più felice delle donne in gravidanza". Tuttavia, dopo aver provato di tutto per superarlo, ha capito l'importanza della "mente sul corpo". E così la presentatrice chiede alla duchessa: “Si dice che hai utilizzato l’hypnobirthing per le tue gravidanze?” E Kate risponde: “Si, l’ho fatto. È stato a causa dell’iperemesi che ho scoperto il potere della mente sul corpo, perché ho dovuto provare di tutto. Non dirò che William era lì in piedi in quel momento a cantarmi cose dolci. Non lo avrebbe fatto e io non gliel’ho chiesto, ma era qualcosa che volevo fare per me stessa, ho visto il potere che aveva su di me. Quando ero molto malata ho praticato i rilassamenti, la respirazione profonda e altre tecniche che ti insegnano in un corso hypnobirthing e mi sono resa conto che potevo prendere il controllo di me anche durante il travaglio. È stato profondamente potente.” Quindi cos'è l'hypnobirthing? Non ci sono orologi da tasca che oscillano da un lato all’altro o altri metodi di ipnosi, si tratta piuttosto di una forma di rilassamento profonda, che incoraggia le donne a usare la mente per gestire il dolore e l’imprevedibilità del parto. L’hypnobirthing rende l’esperienza del parto naturale o cesareo meno doloroso, aiuta la neomamma nel periodo iniziale della maternità ed è compatibile con i metodi farmacologici di riduzione del dolore, come l’epidurale. L’hypnobirthing può rendere il travaglio più veloce e ridurre il rischio di taglio cesareo riducendo la paura e l'ansia. L’hypnobirthing si basa infatti sul concetto che il nemico del parto non è il dolore, bensì paura, ansia e tensione. Queste reazioni, infatti, attivano nel nostro corpo un meccanismo primordiale che causa il rilascio di alcune sostanze “ostacolanti” per il parto. I giornali inglesi sostenevano già da tempo che Catherine Middleton avessero fatto ricorso all’Hypnobirthing per tutte e tre le nascite dei suoi bambini portando un numero sempre più crescente di donne anglosassoni a ricorrere a questa modalità di accompagnamento al parto. Per questo motivo dopo il successo nel Regno Unito e nel resto d'Europa, il mio obiettivo è stato quello di rendere accessibile l'Hypnobirthing a tutte le mamme italiane, ovunque loro siano. I corsi di Hypnobirthing Italia in modalità online prevedono 3 sessioni di circa 1 ora ciascuna così suddivise: Sessione 1 Introduzione all’autoipnosi L’importanza delle parole in gravidanza La logica Hypnobirthing Storie di nascite positive Come partoriscono i mammiferi I muscoli dell’utero Il sistema simpatico e parasimpatico Sessione 2 Respirazione “Up” Visualizzazioni Rilassamento della Testa e del Collo Rilassamento della Carezza Rilassamento Tocco Calmante Script di rilassamento: Il tappeto magico Dichiarazioni per un parto consapevole Script di rilassamento: Colore e Calma Il bambino nella posizione ideale per la nascita OA (Occipito Anteriore) Il bambino OP (Occipito Posteriore) Il bambino Podalico Il Pavimento Pelvico Il Massaggio del Perineo Posizioni per il parto Sessione 3 La data del termine Ginecologi e ostetriche Le domande del partner di nascita L’induzione del parto L’inizio del travaglio I luoghi del parto Metodi di analgesia Il travaglio Il ruolo del partner Fasi del Travaglio Transizione Il Parto Respirazione “Down” Visualizzazioni La “spinta” La Golden Hour Data e ora degli incontri possono essere stabiliti a seconda delle tue esigenze e quelle del tuo partner, qualora sia interessato a partecipare al corso, anche in orari serali e nel fine settimana. L’unica differenza con il corso in presenza riguarda la mancanza di esercitazioni pratiche dal vivo. Ti verranno infatti fornite le istruzioni per praticare autonomamente gli esercizi di rilassamento, inoltre il materiale che riceverai sarà: • MP3 per il rilassamento • The Hypnobirthing Book (ebook in italiano) • Dispense per i genitori con i contenuti trattati durante il corso • Supporto telefonico e via email per tutta la durata della gravidanza Vuoi ricevere maggiori informazioni? Scrivimi: [email protected] Questo articolo è stato pubblicato sull'American Journal of Obstetrics & Gynecology MFM il 4 Maggio 2020.
https://doi.org/10.1016/j.ajogmf.2020.100132 Quando nasce un bambino la relazione di coppia subisce delle prove di stabilità. Per la donna le attenzioni sono rivolte esclusivamente al neonato, perché tutto l’amore che è in grado di dare viene dispensato verso il figlio. Inoltre, alcuni fattori ormonali possono favorire dei momenti di abbassamento del tono dell’umore, che, anche se non sfociano in una vera e propria depressione post-partum, questi cali umorali possono generare delle crisi di identità, mettendo in dubbio il proprio ruolo genitoriale. Tale aspetto, se fosse messo in discussione con il partner non darebbe problemi in se per se perché potrebbe essere ricondotto all’interno della stessa coppia e quindi restituire al proprio compagno il ruolo di supporto emotivo-affettivo. Infatti il rischio è proprio quello che il partner possa sentirsi non più nutrito affettivamente, privato di un ruolo all’interno della coppia e quindi marginalizzato. Tutto questo può portare a sviluppare delle dinamiche conflittuali che all’insaputa di entrambi possono farli scivolare all’interno di conflitti ripetuti che possono sfociare in vere e proprie crisi coniugali. A partire dalla gravidanza, una coppia può lavorare su come si relaziona, condividendo le proprie esperienze emotive, riconoscendo l'importanza di sostenersi a vicenda e di far parte dell'esperienza reciproca. In questo scenario, una grande ispirazione può essere trovata nel libro del consulente matrimoniale Gary Chapman: “I 5 linguaggi dell’amore”. Secondo l'autore, questi cinque linguaggi possono essere utilizzati per capire come ci aspettiamo di ricevere e dare amore nelle relazioni e potrebbe essere applicato anche durante la gravidanza. Parole di affermazione Le parole di affermazione rappresentano un vero repertorio di frasi che il partner può dire al momento giusto: quando la mamma ha bisogno di sentirsi riconosciuta, quando si sente meno attraente, quando non si accetta i cambiamenti fisici e ha paura di non essere più desiderata. Queste frasi dovrebbero essere formulate anche senza una richiesta specifica, quando i segni di disagio sono percepiti o presunti dal partner. Soprattutto nel terzo trimestre di gravidanza, quando una donna può sentirsi stanca mentalmente e persino fisicamente, il ruolo del partner è di incoraggiarla con parole di affermazione. Esempi pratici: "Hai un aspetto fantastico e diventerai un'ottima madre." "Anche se non è lo stesso per te, vedo una luce speciale sul tuo volto e sei bellissima oggi" "Guarda il percorso che abbiamo fatto, avrai presto il nostro bambino tra le braccia" Atti di servizio Un ruolo apparentemente facile per il partner è fornire atti di servizio. Ad esempio, anche se le faccende domestiche sono generalmente condivise da entrambi i partner, un servizio fuori dall'ordindario può essere molto apprezzato, a conferma dell'interesse nei confronti dell'altra persona. L'importante è ridurre le azioni quotidiane che la mamma deve compiere, in particolare durante la fine della gravidanza. Esempi pratici: - Preparare un pranzo al sacco per il partner o sorprenderla con il pranzo a lavoro - Pianificazione di un'intera settimana di pasti - Assunzione di un lavoro domestico che viene generalmente svolto dal partner Ricezione di regali Per quanto riguarda i regali, il ruolo più importante è svolto dall'immaginazione e dalla creatività. Ogni coppia ha una storia personale, i suoi bisogni e le sue preferenze in base al momento che sta vivendo. La scelta di un regalo è un gesto completamente personale, l'essenziale è che venga fatto con l'obiettivo di sorprendere l'altro che non si aspetta un simile atto in quel particolare momento. Durante la gravidanza, i regali utili vanno generalmente dalla cura della persona all'estetica, così come i regali che riportano bei ricordi. Esempi pratici: - Foto professionali - Parrucchiere/Trattamento corpo/Massaggio prenatale - Libri su gravidanza, parto, genitorialità ecc - Una babysitter per un appuntamento serale Tempo di qualità La definizione di "tempo di qualità" appare difficile perché si tratta di un'azione non generalizzabile, in quanto fortemente correlata alle preferenze di ogni coppia. Un buon modo per trascorrere del tempo di qualità potrebbe essere quello di fare di nuovo quello che una coppia faceva prima di pensare alla genitorialità e che viene trascurato durante la gravidanza. Essere in grado di conservare questi momenti, preservarli e garantire attenzione è un altro buon modo per comunicare l'interesse e la presenza reciproca. Esempi pratici: - Decorare la stanza del bambino insieme - Frequentare insieme appuntamenti prenatali o lezioni di accompagnamento al parto - Esercitare, camminare insieme Contatto fisico Il contatto fisico rappresenta il termometro della profondità di una relazione, più è presente, più è indicativo di quanto profonda e intensa sia la relazione. È sinonimo di vicinanza e calore, che appartengono al linguaggio non verbale, ed è un gesto che trasmette sicurezza della presenza nel tempo e fiducia nella relazione. Cosa c'è di meglio per una donna che dovrà prendersi cura di un bambino dell'essere sicura di ricevere amore? Esempi pratici: - Sentire i movimenti del bambino insieme/toccare la pancia - Massaggio schiena/piedi - Ballare/Coccolarsi/ Baciarsi American Journal of Obstetrics & Gynecology MFM Personal Perspective The Five Love Languages of Pregnancy Author Ilaria Giangiordano https://doi.org/10.1016/j.ajogmf.2020.100132 Avete mai sentiti parlare di Epi-No? Epi-no è un dispositivo medico di allenamento che serve a preparare al meglio il tuo corpo per il parto. Attraverso un graduale stretching e la tonificazione dei muscoli e dei tessuti, l’intero pavimento pelvico diventerà più forte ed elastico. Questo riduce la probabilità di lesione perineale e la necessità di una episiotomia durante il parto. Se il perineo non è danneggiato, i muscoli ed i tessuti possono più facilmente recuperare dopo il parto. Inoltre possono essere evitati alcuni sgradevole effetti collaterali, quali cicatrici, prolasso od incontinenza. Epi-no è un sistema di preparazione al parto in tre fasi. 1. Rafforzare i muscoli del pavimento pelvico 2. Allungare il perineo 3. Preparazione al parto In esclusiva per Hypnobirthing Italia puoi ricevere uno sconto inserendo il codice LUDOHYPNO all'acquisto di Epi-No sul sito della parafarmacia Ludofarma al seguente link: https://www.ludofarma.it/prodotto/epi-no-delphine-plus-an1191/ Epi-no è un sistema di addestramento al parto e di ginnastica dei muscoli del pavimento pelvico di cui è consentito l'utilizzo solo sotto il controllo di un medico o di un'ostetrica. Quali sono gli ingredienti per un parto indotto positivo? Operatori aggiornati alle ultime linee guida, una buona comunicazione tra la mamma e il personale sanitario, una buona motivazione per l’induzione, un’ottima preparazione della mamma su quelle che sono le sue opzioni e il sapersi ascoltare. Tutto il resto è chimica e per quello ti aiuteranno i tuoi ormoni.
A differenza di ciò che si può spesso sentire, è possibile avere un parto positivo anche se indotto. Informatevi, preparatevi e prendete le vostre scelte consapevolmente. A quel punto, anche se le cose andranno verso una direzione diversa rispetto alle vostre aspettative, nessuno potrà togliervi la vostra esperienza di nascita positiva. Questi i messaggi di M., mamma di Hypnobirthing Italia, sul parto del suo primo bambino: "Ciao Ilaria scusa per l’assenza ma sono giorni impegnativi 🥰 e pieni d’amore 💙❤ L’induzione non è stata una passeggiata ma perlomeno ha funzionato subitissimo e il travaglio e parto sono stati molto veloci 😊 ho chiesto lepidurale perché le contrazioni dopo la rottura delle membrane (spontanea) non erano più gestibili! Me l’hanno fatta molto bene e sentivo tutto sia la contrazione che il premito ma senza dolore 😊 Mi ha aiutato moltissimo la respirazione imparata con te! Grazie😊😊 sto bene, felice, stanca ma positiva e innamorata 🥰" [27/06/19, 11:15:58] Ciao Ilaria, S. è nato ieri, il parto è andato tutto bene!
[27/06/19, 11:16:15] Tanti auguri! Come stai? [27/06/19, 11:17:00] Ti racconto: Domenica mattina sono iniziate le contrazioni. Non capivo se erano le prodromiche o quelle vere quindi sono andata in ospedale la sera e mi hanno ricoverato perché avevo un po’ di dilatazione 3/4cm. Non appena mi hanno ricoverato le contrazioni hanno iniziato a rallentare. Già da Domenica notte ne avevo meno, Lunedì la stessa cosa, ed anche Martedì: una contrazione ogni 5/6h e la dilatazione ferma a 4cm, con collo appianato però. Mercoledì vado a chiedere di dimettermi perché passavo tempo ad annoiarmi in ospedale e gli ho detto che sarei tornata non appena avrei avuto le vere contrazioni. Mi visitano alle 14:00 e si rompe il sacco, alle 14:15 iniziano le contrazioni e alle 17:45 nasce S., è stato velocissimo e il tutto senza anestesia! L’hypnobirthing mi ha aiutata molto nella respirazione durante le contrazioni mentre non sono riuscita a concentrami bene sulle visualizzazioni. Quindi mi è stata utile la respirazione “up”, ma nn per tutte le contrazioni. Nella fase delle spinte invece la respirazione “down” mi ha dato fastidio, ho visto che nn riuscivo a spingere efficacemente respirando in quel modo. E quindi al contrario del video che ci hai mostrato tu io nella fase di spinte nn sono stata molto silenziosa anzi, penso mi abbiano sentito quattro piani sotto! [27/06/19, 11:21:50] Ilaria: Non importa, hai utilizzato solo ciò che era funzionale per te. Hai avuto episio? [27/06/19, 11:22:03] No nessuna episiotomia! Mi hanno messo 3 punti, anche se nn ho mai fatto il massaggio perineo! Solo qualche volta esercizi per la muscolatura. L’Hypnobirthing mi ha aiutata molto, anche prima dell’inizio del travaglio. Da subito dopo il corso ho iniziato a praticare: audio per il rilassamento la sera, respirazioni “up” con visualizzazioni una volta al giorno e tutto questo mi ha aiutata a stare serena calma e rilassata proprio come nelle “dichiarazioni per un parto positivo”. Sentire quelle dichiarazioni come dei mantra mi ha aiutato molto, incontrare il bambino con l’audio “tappeto magico” è stato di grande fiducia e colore e calma era il mio “hypnoaudio“: andavo nel sonno più profondo ogni volta che lo sentivo, il giorno del travaglio ho iniziato a metterlo ma le contrazioni erano troppo ravvicinate non ho potuto ascoltarlo. Va bene Ilaria, grazie di tutto. Questo parto gentile e facile è stato tale anche grazie al corso con te! |
AutoreDott.ssa Ilaria Giangiordano Archivi
January 2022
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